Venerdì 13 marzo alla Scuola Superiore Sant’Anna all’interno del corso China Issues interviene su “Big data Governance e il sistema di credito sociale” Flora Sapio, Professoressa dell’Università degli Studi di Napoli l’Orientale .
Che cosa si intende con big data govenance?
Si tratta di un nuovo approccio alla governance domestica e transnazionale, dove i processi decisionali sono basati sulle informazioni desumibili dall’analisi di enormi quantità di informazioni (i dati), che provengono da una serie di fonti molto diverse, e che riguardano gli aspetti ed i comportamenti più svariati degli individui, delle aziende, delle pubbliche amministrazioni, degli stati-nazione.
Di che cosa si parla con il “sistemo di credito sociale” e quali sono i suoi componenti fondamentali?
Il “sistema di credito sociale” è una modalità di governance che impiega lo strumento del big data, quale essa esiste nella Repubblica Popolare Cinese. I suoi componenti fondamentali sono quattro. Il primo è un sistema valoriale, che definisce i principi e gli obiettivi della governance. Il secondo è dato dalle infrastrutture per la raccolta, l’elaborazione, la condivisione e la gestione dei dati. Il terzo è dato dalle finalità del sistema. Esse sono garantire l’integrità e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni; il rispetto delle norme di legge, contrattuali, e degli standard industriali da parte delle imprese; il rispetto delle norme di etica professionale e di senso civico; un’amministrazione della giustizia equa, imparziale e trasparente. Il quarto ed ultimo componente è dato dai meccanismi impiegati per monitorare e valutare il rispetto degli obblighi posti alle istituzioni, alle imprese, ed agli individui.
Come si relaziona la big data governance cinese con il quadro generale del sistema legale della Repubblica popolare cinese?
Il sistema legale della Repubblica Popolare Cinese è in una duplice relazione con la big data governance cinese. Da un lato le norme di legge costituiscono una delle tre basi attraverso cui il “sistema di credito sociale” si è sviluppato – le altre due sono il rispetto dei contratti di diritto privato, e degli standard industriali. D’altro canto, il sistema legale è esso stesso oggetto di monitoraggio e valutazione. Questa duplice relazione è altamente dinamica, e produttiva di equilibri ancora in via di definizione.
Quali riflessioni possono emergere dall’esperienza cinese per il dibattito italiano e internazionale sulla big data governance?
La data governance “con caratteristiche cinesi” non è un fenomeno nuovo né recente. Oggi però stiamo assistendo alla sistematizzazione, all’integrazione, ed alla razionalizzazione delle sue componenti. L’esperienza cinese pone innumerevoli occasioni di riflessione sulle sfide poste dalla data governance. Ma offre anche l’opportunità per esprimere considerazioni sull’importanza dell’integrità ed della qualità dei dati, sulla gestione e distribuzione delle informazioni, sulla tutela dei dati personali, sulla relazione tra big data e governance transnazionale. Sullo sfondo, però, si staglia una riflessione più ampia sul rapporto tra etica e governance.