A Lisbona, tra il 20 e il 22 di ottobre si svolgerà ICT 2015, uno dei più grandi eventi sulla ricerca e innovazione nel digitale, organizzato dalla Commissione Europea, in collaborazione con Fundação para a Ciência e a Tecnologia, la fondazione nazionale portoghese per la ricerca scientifica e tecnologica.
Ci sarà molta Italia a questo evento.
Innanzitutto perché questa è la prima volta per Roberto Viola come Direttore Generale di DG Connect, e sarà interessante ascoltare il suo discorso sulla strategia dell’Europa digitale, mercoledì 21.
In secondo luogo, perché nell’ambito dello Startup Europe Forum verranno presentati i 14 più grandi innovatori digitali identificati dalla Commissione con la metodologia Innovation Radar, che concorreranno per aggiudicarsi il premio UE per l’innovazione.
Quattro di questi finalisti sono italiani.
Expertsystem, Modena
Si occupa di semantic intelligence
(di loro abbiamo già parlato in questo blog).
Sviluppa una tecnologia software basata su una rete semantica ad alto livello di precisione. Il sistema Cogito è in grado di leggere, comprendere ed analizzare il significato di qualsiasi tipo di testo in modo automatico all’interno del suo contesto. Questo consente di indicizzare i documenti e riassumere grandi moli di informazioni presenti su internet, uno strumento molto utile per chi vuole analizzare e costruire una propria brand reputation sui social network, o per investitori che intendono aggregare contenuti da siti web e stampa specializzata per monitorare gli andamenti del mercato.
Softeco Sismat, Genova
Sviluppa tecnologie ICT per trasporti flessibili e smart mobility. Softeco raccoglie ed elabora dati su reti di trasporto (itinerari, orari ,traffico, eventi in tempo reale per bus, metro, traffico su strada, traghetti). Consente un’interazione efficace e semplificata con gli utenti e la possibilità di un controllo continuo delle società di trasporti attraverso piattaforme con sistemi avanzati di feedback dell’utenza.
Web ratio, Milano
Crea piattaforme di sviluppo per applicazioni mobile e web basate su un suo nuovo standard di Object Management Group. Le potenzialità di interazione veloce avanzata e sicura con il cliente possono essere molto utili per le grandi aziende consumer nello sviluppo di sistemi di fidelizzazione avanzata basati sull’ interazione virtuale (sistemi di premi, giochi ,coinvolgimento diretto e ampliamento della rete attraverso i social network).
Translated,Roma
Nata dall’idea di un linguista e di un informatico che hanno un sviluppato servizio di traduzione internet-based basato su software open source. La piattaforma ha un elevato livello di affidabilità e capacità di integrazione in diverse configurazioni informatiche ed è dedicata ad aziende, università e traduttori professionisti. L’obiettivo di translated è supportare dal punto di vista linguistico il processo di internazionalizzazione del business dei propri clienti.
Insieme alle altre finaliste (Germania, Olanda, Francia, Austria, Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svizzera) le tre aziende italiane avranno tre minuti per presentare le loro innovazioni ai delegati di ICT 2015 durante “l’innovation radar pitching event”. I prodotti e/o le demo saranno inoltre messe in mostra all’Innovation Radar Booth, all’interno dello Startup Europe Forum, punto di partenza per la definizione di azioni di policy europee per start-up e SMEs, innovatori, investitori pubblici e privati.
Il vincitore dell’Innovation Radar Prize verrà annunciato giovedi 22 ottobre alle ore 12.30 nel corso dell’evento di premiazione. Sul canale web di Euronews.com è già possibile visionare i profili delle aziende e votare per l’innovatore preferito.
Secondo stime della Commissione, il finanziamento alla ricerca europea porta sul mercato un numero importante di innovazioni tecnologiche: in media, almeno due nuovi prodotti vengono sviluppati ogni anno nell’ambito dei diversi programmi finanziati.
La novità dell’iniziativa che ha contribuito a selezionare i finalisti dello Start Up Forum è proprio la metodologia seguita nell’analisi di dati provenienti dal settimo programma quadro. Gli esperti europei hanno voluto dare maggiore risalto al lavoro degli innovatori, uscendo dalla logica della valutazione del progetto, abbracciando una prospettiva più ampia, focalizzata sul ruolo degli innovatori che grazie al contributo UE sono riusciti a sviluppare un progetto imprenditoriale.
L’Innovation Radar voluto da DG Connect è dunque una lente di ingrandimento sulle capacità degli innovatori europei, e sulle innovazioni ad elevato potenziale di impatto sul mercato che costituiscono attualmente l’output della R&S finanziata da progetti finanziati nell’ambito di FP7, e H2020. I dati raccolti da IPTS JRC durante la fase pilota (maggio 2014 – gennaio 2015) hanno censito 517 innovazioni tecnologiche e 279 progetti di innovatori europei.
Fondamentale sarebbe dare ora continuità a questa iniziativa di misurazione, perché in un momento in cui ance in Italia ci si interroga sull’impatto dell’investimento in ricerca, bisogna valorizzare le testimonianze di chi ha visto sbocciare nuovi mercati proprio dallo sviluppo di questi programmi.
di Alberto Di Minin e Cristina Marullo