Europe Leaders’ Cooperation Dialogue: intervista a Mattia Marino

Il giorno 2 dicembre si raduneranno in Cina circa 300 rappresentanti di grandi aziende, organismi multilaterali, governi nazionali e istituzioni provenienti da Europa e Asia per partecipate alla seconda edizione del Asia – Europe Leaders’ Cooperation Dialogue.
Luogo dell’incontro:  Chongqing, città chiave della Go West Strategy e uno dei punti di partenza della Belt and Road Initiative. Città che ci sta anche molto a cuore, considerato che da ormai 12 anni la Scuola Sant’Anna ha stabilito a Chongqing una sua base operativa, con personale italiano e cinese residente presso il campus della Chongqing University.
Abbiamo intervistato per l’occasione Mattia Marino, CEO di European House – Ambrosetti in Cina.

Come procede l’organizzazione dell’evento di quest’anno?
Tutto procede come da programma. Siamo fiduciosi sulla buona riuscita del Forum che prevede la partecipazione di Ministri italiani, di ex Primi Ministri Europei e Asiatici e di personalità di caratura internazionale che possano discutere di tematiche rilevanti nell’ambito delle relazioni tra Asia ed Europa. Abbiamo riscontrato un grande interesse da parte cinese, soprattutto dalla Municipalità di Chongqing che sarà presente ai massimi livelli con il Party Secretary Chen Min’Er e il Sindaco Tang Liangzhi.

 Da dove nasce la collaborazione tra “The European House – Ambrosetti” e il “Boao Forum for Asia”?
La collaborazione tra “The European House – Ambrosetti” e il “Boao Forum for Asia” è iniziata circa cinque anni fa, come spesso accade in Cina, a partire da una relazione di fiducia nelle rispettive competenze che si consolida in amicizia e rispetto reciproco. Per i primi due anni ci siamo reciprocamente ospitati nei nostri flagship forum: Ambrosetti ha partecipato alla Annual Conference organizzata da Boao Forum di fine marzo, mentre noi li abbiamo invitati all’Intelligence Summit di Cernobbio, che si tiene ogni anno da oramai 45 anni a settembre a Villa D’Este.
Noi avevamo l’esigenza di trovare un partner in Cina che avesse un posizionamento di immagine assimilabile al nostro nell’ambito dei Summit, Boao aveva l’esigenza di trovare un partner capace di portare più Europa a Boao. Come The European House – Ambrosetti ci siamo candidati, motivati da un dovere istituzionale, con l’obiettivo di ritagliare per l’Italia un ruolo decisivo nel contesto delle relazioni tra Asia ed Europa e di offrire una piattaforma di dialogo tra l’Asia, Cina in primis, ai Paesi europei.

Perché la creazione di un Forum?
I nostri summit internazionali sono uno strumento efficace per concentrare in un momento spazio temporale le chiavi essenziali per fare business: la conoscenza di uno specifico tema o settore, la costruzione di un network di relazioni personali con pari livello dal mondo del business e attori istituzionali e, non ultimo, la creazione di un rapporto di fiducia reciproco da consolidare con il tempo e che si rafforza edizione dopo edizione.
Per cui [ noi e Boao ] abbiamo deciso di raccogliere le idee comuni, di valutare le possibili aree di collaborazione e quindi di creare la prima edizione del Asia-Europe Leaders’ Cooperation Dialogue, tenutasi a Roma del dicembre 2018. L’evento di Roma è anche la conseguenza del clima internazionale e dei cambiamenti cui abbiamo assistito negli ultimi anni: i grandi cambiamenti geo-politici impressi dalla nuova amministrazione americana potrebbero aver facilitato nuove opportunità di dialogo e di apertura tra Asia e Europa, non solo nell’ambito specifico del business.
La prima edizione è stata organizzata a Roma per dare un forte segnale di vicinanza all’Italia e alle sue aziende, e per rimarcare come Italia e Asia, e in particolare la Cina, possano fondare la propria collaborazione su basi culturali simili. I nostri due Paesi sono legati da un profondo rispetto per le tradizioni, da storie millenarie, e dalla ricerca di soluzioni consensuali che li rendono naturalmente predisposti all’incontro.

Perché Chongqing?
La scelta di Chongqing per questa seconda edizione non è casuale. Chongqing è la nuova frontiera cinese dove il Governo Centrale cinese sta sviluppando piani attrazione per centri di ricerca e manifattura avanzata. Entrambi settori dove l’Italia è presente e può fare bene. Il nostro obiettivo è quello di costruire una community di aziende europee e cinesi che possano conoscersi e approfondire la conoscenza e fiducia reciproca, entrambe essenziali per sviluppare relazioni di business che portino ad un incremento dei FDI nelle due direzioni. In questo evidentemente vogliamo facilitare un ruolo per l’Italia – tra le prime ad aprire un consolato a Chongqing tra i paesi europei – di primus inter pares tra i Paesi Europei coinvolti.
L’idea è comunque che il forum rimanga itinerante. L’edizione 2020 tornerà in una capitale europea per il business da identificare tra quelle che mirino a giocare un ruolo chiave verso Pechino, per poi tornare l’anno successivo in Asia.

Le relazioni tra Italia e Cina stanno vivendo una golden era?
Quello che ci viene comunicato da parte istituzionale è che negli ultimi anni i rapporti si sono intensificati ma che, anche prima della firma del Memorandum of Understanding sulla Belt and Road Initiative di Marzo 2019, era già presente una forte comunione di intenti tra Italia e Cina. Con la firma del memorandum, tuttavia, stiamo assistendo ad un salto di qualità significativo: la firma a Roma ha “toccato il cuore dei cinesi”, e Pechino ha apprezzato l’intenzione dell’Italia di giocare un ruolo prominente di sostegno e amicizia nel contesto europeo. Possiamo quindi dire che le relazioni tra i due Paesi sono in una fase particolarmente prospera, che verrà riconfermata dalla missione del nostro Presidente della Repubblica in Cina nel 2020.
Bisogna ora costruire un percorso che permetta di portare delle ricadute positive e concrete sulle attività delle nostre aziende. Ritengo che il futuro si costruirà sugli investimenti diretti esteri reciproci: se il commercio gioca un ruolo importante, gli FDI sono la chiave per creare posti di lavoro e sviluppo economico. Mi auguro che i recenti accordi portino sempre maggiori investimenti greenfield e non più solo brownfield: nuovi investimenti congiunti in alta tecnologia che aprano a nuovi centri di ricerca in Italia, per poi sviluppare il potenziale del mercato cinese per la nuova entity.
Un secondo tema centrale è quello della cultura di impresa: bisogno lavorare sugli imprenditori, aiutarli a semplificare le complessità del sistema in Cina, che è non solo molto diverso, ma che spesso offre un falso senso di falsa sicurezza portando a prendere decisioni sbagliate.

Il miglioramento delle relazioni sino-italiane ha portato vantaggi per le attività di Ambrosetti in Cina?
Da oramai quattro anni, The European House facilita e organizza la delegazione delle imprese italiane a Boao, che, anno dopo anno, sta diventando sempre più qualificata e numericamente importante (nel 2019 siamo stati la delegazione numericamente più importante tra quelle europee e di cui hanno fatto parte anche un Ministro (Giovanni Tria) e un Sottosegretario (Michele Geraci) del Governo Conte I. Il Board del Boao Forum for Asia ha raccolto questo come un segnale di vicinanza dell’Italia. L’anno prossimo il Presidente Xi Jinping parteciperà all’Annual Conference di Marzo e ci auguriamo di poter portare ancora più Italia a Boao.
Il nostro obiettivo ultimo è creare i presupposti per lanciare la prima edizione del nostro storico forum di Cernobbio in Asia.

Quali sono gli obiettivi del Forum di Chongqing
L’obiettivo centrale del Forum è la creazione di una community stabile costituita da aziende Asiatiche ed Europee graviti attorno ai due baricentri del nostro Intelligence Summit di Cernobbio e la loro Annual Conference di Boao. In questa nuova più grande piattaforma desideriamo l’Italia emerga come uno dei paesi meglio rappresentati e – conseguentemente – più di successo.
In Cina la politica gioca un ruolo chiave per il successo nel business e la presenza dei massimi leader locali offrirà la possibilità alle aziende partner dell’evento di qualificarsi al meglio, stabilire rapporti diretti con le controparti aziendali e di conseguenza creare i presupposti per interagire meglio nel momento in cui nasca un interesse reciproco: questo è l’obiettivo principale del nostro prossimo evento.

Di Alberto Di Minin e Anna Facchinetti

Anna Facchinetti è l’Acting Director dell’Istituto Galileo Galilei della Scuola Sant’Anna presso la Chongqing University.
Nella foto Mattia Marino ritratto insieme a Ban Ki-moon, Chairman del Boao Forum for Asia, già Segretario Generale delle Nazioni Unite.