Il 22 maggio si celebra la Giornata mondiale della biodiversità. La Presidenza della Repubblica ha deciso di onorare questa ricorrenza ospitando, nella Tenuta di Castelporziano, il kick off del Centro Nazionale sulla Biodiversità NBFC: National Biodiversity Future Center. NBFC è uno dei cinque centri di ricerca previsti dall’obiettivo 4.2 del PNRR e finanziati complessivamente da 1,6 miliardi di euro.
Intesa come la varietà di tutte le forme di vita, dai microorganismi alle piante, agli animali e agli esseri umani, la biodiversità è anche una base fondamentale per la prosperità economica a lungo termine. Secondo l’ONU, il valore degli ecosistemi terrestri e marini supera i 125 trilioni di euro all’anno. Settori come l’agricoltura, la pesca, il turismo ecologico e l’industria farmaceutica dipendono dalla biodiversità.La Banca Mondiale ha stimato che più del 30% del PIL globale dipende direttamente dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici ad essa legati. Il WWF indica che gli insetti impollinatori contribuiscono all’economia per un valore di circa 235-577 miliardi di euro all’anno. La biodiversità forestale fornisce annualmente prodotti con un valore tra 600 e 1.800 miliardi.
La biodiversità italiana è un potenziale volano per territori e comunità locali oggi in cerca di una nuova identità. Poco più di un anno fa, l’8 febbraio 2022, è stata approvata una importante modifica della Costituzione per sottolineare la rilevanza che il legislatore deve riconoscere all’ambiente e alla biodiversità. L’Art.9 della nostra Carta ora mette in chiaro che la Repubblica italiana «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni». “L’innovazione costituzionale, con l’introduzione tra gli altri dell’obiettivo di tutela della biodiversità, costituisce la premessa di un lavoro scientifico e di raccordo gestionale tra NBFC e i 48 partner: università, enti di ricerca, amministrazioni pubbliche e soggetti privati. L’attività di implementazione, a cominciare dall’assunzione di numerosi ricercatori, va in questa direzione.” sottolinea Luigi Fiorentino, Presidente di NBFC.
Il quadro in cui si inserisce questa iniziativa lo spiega Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR: “Nello sviluppo di una nuova rivoluzione industriale, per la prima volta nella sua storia, l’umanità si pone un duplice obiettivo: il progresso economico e la sostenibilità ambientale” ed è per questo che NBFC ha dedicato uno degli Spoke in cui è articolato proprio all’impatto sull’economia e sulle imprese. Tramite un approccio di Open Innovation, infatti, verranno presto messe a disposizioni risorse, bandi a cascata e accordi istituzionali per favorire progetti imprenditoriali che valorizzano la scienza sviluppata dai ricercatori del centro, percorsi di trasferimento tecnologico e iniziative che favoriscano il progresso delle Key Enabling Technologies necessarie per sviluppare nuovi modi per monitorare, ripristinare, valorizzare e preservare nel tempo la biodiversità italiana. È stato già lanciato il primo bando di 10 milioni dedicato agli enti gestori di parchi e aree marine protette, per essere loro stessi territori dove si sperimenta e si innova. A breve sarà presentato il bando per le piccole e medie imprese che sviluppano soluzioni innovative con un ritorno positivo sulla biodiversità.
Di Riccardo Coratella e Alberto Di Minin